
Seconda sconfitta in campionato: la Pro Eureka strappa il 2-1
Prestazione opaca per Agnesina e compagni nel 20° turno di campionato.
Una ferita, una curiosità, un sospiro di sollievo. In poche parole potremmo riassumerlo così l’amaro pomeriggio bianconero contro la Pro Eureka. Bella la cornice di Corso 53° Fanteria, non troppo convincente il cielo su Biella ad anticipare, forse, l’epilogo del match. È arrivata una sconfitta per i ragazzi coach Alberto Rizzo nella 20^ giornata di Eccellenza, la seconda in campionato di tutta la stagione. Questa è la ferita, a macchiare un cammino fin qui encomiabile. La curiosità: anche questa volta l’avversario a frenare i lanieri arrivava da Settimo, ed è l’altra squadra della cintura torinese.
Poi c’è il sospiro di sollievo, il bicchiere mezzo pieno: lassù in cima alla classifica del Girone A si è fermato anche lo Stresa con un mezzo passo falso, 1-1 contro il Varallo; a pochi metri, sul terzo gradino del podio fin qui provvisorio, l’Oleggio è inciampato sul terreno di Valdengo. Insomma, pomeriggio amaro ma che poteva tramontare con un’atmosfera certamente più cupa. Ora la classifica recita Stresa 41 punto, Biellese e Oleggio che seguono a 38. Con un match in meno per Agnesina e compagni, a riposo lo scorso weekend. Giochi ancora ampiamente aperti quindi, ma la delusione per il ko in casa resta eccome e da lì ripartirà il lavoro della settimana.
Le reti ospiti ieri sono arrivate al 27′ e al 44′ del primo tempo, in gol Verlucca e Pititto. Un gol su azione e uno su palla inattiva, entrambi di testa. Nei primi quarantacinque minuti la Biellese è parsa poco presente in fase offensiva, dalla manovra coralmente disordinata. Ha colpito la traversa con Angelo Panatti ed è stato l’unico punto esclamativo dal fischio d’inizio all’intervallo. Meglio nella ripresa, in crescita sulla scia emotiva dipinta in campo da Paolo Scienza, autore di un eurogol al 75′ e poi espulso per doppia ammonizione dieci minuti più tardi. Nel complesso, la squadra di Rizzo è sembrata poco convinta anche a match riaperto, mai davvero pericolosa, con poche idee. Così al novantesimo la festa, ampiamente meritata, è tutta per la squadra ospite.